1. Concetti chiave della formazione Obiettivi di apprendimento I partecipanti acquisiranno una conoscenza di base su: - l’ONU e le istituzioni internazionali competenti sulla disabilità ed i diritti umani - i concetti base della legislazione e cultura dei diritti umani 1.1 Introduzione ai diritti umani 1.1.1 La storia dei diritti umani e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo 1.1.1.1 Breve storia del concetto di diritti umani La storia dei “diritti umani” fa emergere l’evoluzione storica e l’uso politico e sociale del concetto dopo la seconda guerra mondiale fino alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948). Da allora gli strumenti internazionali di tutela si sono ampliati e sviluppati anche a livello regionale. Sono universalmente accettate l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali. La disabilità è un nuovo campo di intervento della tutela dei diritti umani. 1.1.1.2 Il quadro dei diritti umani nel continente e la cultura del paese Le dichiarazioni e convenzioni si sono moltiplicate anche investendo differenti culture e istituzioni e vari continenti (Europa, Americhe, Africa, Regione Medio oriente e nord Africa, Asia e Pacifico). 1.1.2 Le motivazioni culturali, politiche e legali alla base della tutela dei diritti umani 1.1.2.1 Tutela di persone soggette a rischio di violazione di diritti umani Gli strumenti di tutela nascono dalla constatazione che le discriminazioni e le violazioni di diritti umani si allargano in differenti campi che le Nazioni Unite hanno riconosciuto essere quelli delle donne, degli immigrati, dei bambini, delle persone con disabilità. 1.1.2.2 Costruzioni di norme per un trattamento paritario delle persone Lo strumento della Convenzione internazionale delle Nazioni Unite è diventato uno strumento di tutela per eccellenza dei diritti umani, con un corpus di norme e sentenze che rappresentano l’evoluzione del diritto internazionale prodotto dalle Corti internazionali e nazionali. 1.1.2.3 Costruzione di un sistema universale di tutela dei diritti umani Il sistema internazionale dei diritti umani si è andato evolvendo, allargandosi ai vari continenti (strumenti legali internazionali e regionali, Corti di giustizia competenti). Esistono organismi internazionali di controllo e monitoraggio dell’applicazione delle norme delle differenti convenzioni. 1.2 Le istituzioni internazionali che si basano sui diritti umani ed il loro funzionamento 1.2.1 Breve storia delle Nazioni Unite e della sua struttura 1.2.1.1 Assemblea dell’ONU, Consiglio di sicurezza e Consiglio economico e sociale L’Organizzazione delle Nazioni unite nasce nel 1946 e si basa su tre pilastri: l’Assemblea delle Nazioni Unite, di cui fanno parte attualmente 191 paesi; il Consiglio di sicurezza, di cui fanno parte 5 paesi con diritto di veto (Cina, Francia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti d’America) e altri 25 paesi a rotazione; e il Consiglio economico e sociale, che include differenti uffici regionali e diverse competenze. 1.2.1.2 Agenzie delle Nazioni Unite: ILO, OMS, UNESCO, UNICEF, Nel tempo sono nate le Agenzie delle Nazioni Unite, a cui sono state assegnate competenze specifiche. La sintetica storia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Organizzazione Mondiale della Sanità, Organizzazione culturale, educativa e scientifica delle Nazioni Unite, Fondo per i Bambini delle Nazioni Unite mostra come siano state sviluppate progressivamente competenze legate alla disabilità. 1.2.2 Breve storia di altre istituzioni regionali competenti Istituzioni regionali che hanno competenze sui diritti umani o hanno approvato documenti sulla materia sono: le Comunità Europee, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione degli Stati americani, la Lega degli Stati Arabi, l’Organizzazione per l’unita’ africana – Unione Africana, l’Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico - ASEAN . 1.3 Le Convenzioni delle Nazioni Unite 1.3.1 Breve storia delle Convenzioni approvate dalle Nazioni Unite 1.3.1.1 Le motivazioni di una Convenzione sui diritti umani Le Convenzioni nascono dalla documentazione delle violazioni dei diritti umani verso persone che hanno determinate caratteristiche che sono colpite da uno stigma sociale negativo. La consapevolezza della necessità di strumenti internazionali di tutela dei diritti umani diventa evidente dopo la seconda guerra mondiale, quando vengono conosciuti gli orrori del regime nazista contro le persone con disabilità (il programma T4), i Rom e gli Ebrei. Le Nazioni Unite approvano allora la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948), che in 30 articoli disegna l’insieme dei diritti umani da tutelare. La violazione dei diritti umani verso le persone con disabilità è stata evidenziata da studi, ricerche e denunce. 1.3.1.2 Le procedure di approvazione e di funzionamento La definizione di una Convenzione sui diritti umani si basa sul massimo consenso possibile da parte degli Stati membri dell’ONU; essa viene discussa in organismi definiti dall’Assemblea Generale. Quando vi è un accordo su un testo viene sottoposta all’Assemblea Generale per l’approvazione e poi inizia il processo di ratifica. Questo consiste nella firma della convenzione e nel processo di recepimento della convenzione nella legislazione nazionale, dopo aver verificato la congruenza delle norme con le leggi nazionali. Una convenzione entra in vigore quando un certo numero di paesi l’abbiano ratificata. A quel punto viene nominato un organismo internazionale che ha il compito di monitorare l’applicazione e sostenerne il processo di implementazione. A questi organismi vengono indirizzati dagli stati ratificatori rapporti nazionali periodici di monitoraggio ed implementazione delle convenzioni. 1.3.1.3 Breve descrizione delle 7 Convenzioni ONU sui diritti umani  Convenzione per l’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione Razziale (1965)  Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966)  Accordo Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (1966)  Convenzione per l’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne (1979)  Convenzione Contro la Tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti (1984)  Convenzione sui Diritti del Fanciullo (1989)  Convenzione Internazionale per la tutela dei Diritti di tutti i Lavoratori migranti e dei minori e dei membri delle loro Famiglie (1990) 1.3.2 Gli organismi internazionali di tutela dei diritti umani 1.3.2.1 Gli organismi di monitoraggio dei trattati (treaty monitoring bodies) Le Convenzioni dell’ONU hanno in genere un sistema di monitoraggio e di controllo dell’implementazione delle norme in esse contenute. Questo sistema si basa sui cosiddetti organismi dei trattati (treaty bodies): in genere sono comitati indipendenti, formati da esperti, che seguono l’applicazione delle differenti convenzioni. Non tutte le convenzioni dell’ONU hanno dei “treaty bodies”. Il sistema di monitoraggio delle Convenzioni è attualmente in un processo di riforma. 1.3.2.2 L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite sui Diritti Umani Presso le Nazioni Unite opera l’Ufficio dell’Alto Commissario sui Diritti Umani (OHCHR) che è un dipartimento del Segretariato delle Nazioni Unite ed ha il mandato di promuovere e proteggere il godimento e la piena realizzazione, per qualsiasi individuo, di tutti i diritti stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite e nelle leggi e trattati internazionali sui diritti umani. Il mandato include la prevenzione delle violazioni dei diritti umani, la garanzia del rispetto per tutti i diritti umani, la promozione della cooperazione internazionale per proteggere i diritti umani, il coordinamento delle attività collegate attraverso le Nazioni Unite, e il rafforzamento e snellimento del sistema delle Nazioni Unite nel campo dei diritti umani. L’Ufficio dirige gli sforzi per integrare l’approccio basato sui diritti umani all’interno delle attività delle agenzie delle Nazioni Unite. 1.3.2.3 Il Consiglio sui diritti umani e la Corte di giustizia internazionale Il sistema dei diritti umani si basa sulla Carta delle Nazioni Unite, sulla Corte internazionale di Giustizia con sede all’Aja in Olanda e sul Consiglio sui diritti umani. La Carta delle Nazioni Unite (1945) è basata sul rispetto dei diritti umani. Organismi che intervengono a garantire la tutela dei diritti umani sono gli organismi di monitoraggio (treaty bodies, vedi 1.3.2.1) delle Convenzioni dell’ONU e la Corte internazionale di Giustizia (1945). Nel 2006 è stato nominato il Consiglio sui diritti umani alle dipendenze dell’Assemblea Generale. 1.3.2.4 Altri organismi regionali A livello regionale, cioè dei vari continenti, vi sono altri organismi che hanno il compito di tutelare i diritti umani. Tra i più importanti vi sono il Consiglio d’Europa, che ha una propria Dichiarazione sui diritti umani (1953) ed una propria Corte di Giustizia a Strasburgo. 1.3.3 Inquadramento della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità Il collegamento tra condizione delle persone con disabilità e diritti umani nasce dalla critica al modello medico della disabilità sviluppata negli anni ‘70 ed ’80 e dalle prime riflessioni in seno alle Nazioni Unite cominciate nel 1981 con l’anno internazionale ed il lavoro della sub-Commissione sui diritti umani delle persone con disabilità presieduta da Leandro Despouy (1992). La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (2006) nasce dalla constatazione che i 650 milioni di persone con disabilità che vivono nel mondo sono soggette a continue violazioni di diritti umani. Le Convenzioni precedenti infatti non tutelavano (come dimostrano varie ricerche e studi) le persone con disabilità, che risultavano cittadini invisibili, da qui la necessità di scrivere una nuova convenzione che riconoscesse quei diritti anche per le persone con disabilità. 1.3.4 Valore e significato di una convenzione 1.3.4.1 Attenzione a tematiche ritenute prioritarie L’approvazione di una convenzione sui diritti umani rappresenta un importante momento di riconoscimento politico e sociale della volontà di tutelare i diritti della fascia di popolazione interessata. Questo significa che pone un nuovo tema all’interno dell’agenda mondiale e nazionale, creando le condizioni per cambiare politiche e legislazioni. Il primo impatto quindi riguarda i governi, i parlamenti e le istituzioni nazionali e locali. 1.3.4.2 Impatto culturale e di sensibilizzazione Egualmente importante è l’impatto culturale di una convenzione che influenza la società nel suo complesso ed offre un nuovo approccio alla visione sociale che spesso viene attribuita alle fasce sociali soggette a violazioni di diritti umani. Questo impatto va sostenuto con appropriate iniziative, quali campagne pubbliche di sensibilizzazione, coinvolgimento dei mass-media, appropriati strumenti culturali. 1.3.5 Implicazioni legali e politiche di una Convenzione sui diritti umani 1.3.5.1 L’impegno degli Stati Le norme di una Convenzione impegnano gli stati che la ratificano a rispettarla all’interno della legislazione e delle politiche nazionali. Si possono illustrare degli esempi per altre Convenzioni. Importante è avere chiaro quale è l’impatto che le norme hanno sul paese che l‘ha ratificata ed aprire forme di confronto con i governi e le istituzioni competenti. 1.3.5.2 Il peso legale di una Convenzione internazionale Le Convenzioni delle Nazioni Unite sono la legislazione più cogente che esista, che prevale, in caso di controversia interpretativa, su tutte le altre forme di legislazione. Quindi i principi e le norme contenute in una Convenzione vanno conosciuti ed interpretati per garantire il massimo livello di tutela dei diritti umani a livello nazionale e locale. 1.3.5.3 La trasformazione culturale e la sensibilizzazione La trasformazione culturale di una Convenzione deve essere guidata. Oltre all’impatto con il sistema informativo e comunicativo, la Convenzione deve avere un impatto anche con il sistema formativo, influenzando la formazione universitaria nelle varie aree di competenza, promuovendo studi e ricerche sui temi delle Convenzioni, favorendo ad ogni livello l’acquisizione di competenze e conoscenze coerenti con la Convenzione. 1.4 La struttura di una convenzione 1.4.1 Descrizione delle strutture delle Convenzioni ONU sui diritti umani Le Convenzioni sui diritti umani hanno una struttura predefinita. Il preambolo, in cui sono inserite le motivazioni e i riferimenti a considerazioni generali che hanno ispirato la scrittura della Convenzione; e gli articoli contenuti nel testo. All’interno degli articoli si distinguono: i principi e le norme generali che si applicano a tutti gli articoli; le norme specifiche che si occupano di aree particolari; il sistema di monitoraggio nazionale e internazionale; le procedure entrate in vigore; la costituzione e regolamentazione degli organismi internazionali; il sistema di aggiornamento. Alcune Convenzioni prevedono protocolli aggiuntivi, quando alcune norme o procedure non sono state condivise dalla maggioranza dei paesi.